sabato 28 gennaio 2012

LE CONFESSIONI DI UN PRETE di Riccardo Solari


Ho preso i voti nel lontano sessantotto ,
quando cambiava il mondo ,
avevoanni diciotto,
con l'entusiasmo e nella mente le domande
tutto cambiava come anch'io nelle mutande,
tra i miei pensieri verso voli clandestini,
nella mia mente soggiornavano inquilini
scomodi al verbo dei miei squallidi aguzzini
che mi vendevan tra madonne e cherubini.

Fui soggiogato con la voglia di fuggire,
avverso ai canti in liturgia del mio morire,
appassionato a belle donne e ai nuovi suoni,
non mi chiedevo se c'è un dio che mi perdoni.

Fu per mio padre che iniziava il mio calvario;
taglio ai cappelli e chiuso dentro un seminario,
tra le ossa sacre di chi espiava la sua pena,
dietro un rosario recitato a una catena ;
mi rivedevo mentre riascoltavo un disco,
mentre sognavo di cantare a S Francisco.

E' passato il tempo e sono qui distrattamente,
ad ascoltare ancora un dio che non si sente;
voglio la strada dove passa l'altra gente
credete a un prete solo quando non si pente,
Liberatemi da dio ...da questa lente
che vede al mondo come io vedo al mio niente
in questo giorno vuoto come in ogni estate
rivedo quelle come le altre, già scordate
senza ricordi e senza intimi pensieri
mi sono accorto che non so cos'è il mio ieri.

Non lo sopporto questo abito talare
via dalla pelle è giunta l'ora di cambiare
spacco la panca sopra ad un confessionale
e non mi importa se domani sul giornale
voi leggerete cominciando a bisbigliare :

''PRETE INCAZZATO SPACCA IL CRISTO SUL L'ALTARE''
….....dio cane voglio solo andare al mare!!!!!
di Riccardo Solari